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Il bambino che corre

Schermata 2014-03-06 alle 18.08.37C’è un bambino in campo dopo la partita del Sudafrica contro il Brasile. Il Sudafrica ha preso una scoppola, cinque gol a zero con una tripletta dell’attaccante brasiliano Neymar, stella del Barcellona. Per quel bambino Neymar è forse il buono delle favole che ti basta toccarlo una volta nella vita per rubargli un po’ di poesia e il suo talento e per questo corre ad assaggiarne una briciola, corre per arrivargli vicino e sentirsi per un secondo soltanto ma almeno un secondo un suo compagno nel suo stesso campo. Ha la maglia del Sudafrica, certo, ma i bambini vivono un altro tifo rispetto agli adulti: ci sono i buoni e i cattivi e i calciatori sono tutti buoni, quando perdono, quando vincono. Solo sono troppo lontani e lui ha deciso di andarseli a prendere. Gli addetti alla sicurezza stanno appiccicati con il naso sulle regole da rispettare e nelle regole della sicurezza (e troppo spesso anche del mondo) manca sempre una legge sulla fantasia. Provano a fermarlo. Ma l’abbraccio è scritto. E Neymar se lo va a prendere. Quel bambino è il fantasista della giornata.