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Beato quel Paese in cui i direttori pubblici lavorano troppo

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Lo dice anche la Camusso: a Caserta i sindacati hanno preso una cantonata. Criticare il direttore Mauro Felicori di “lavorare troppo” è un boomerang contro tutti coloro che lavorano nel settore pubblico, soprattutto nell’arte, che si ritrovano spesso a fronteggiare i pregiudizi di chi crede che siano dei nullafacenti dorati. Perché l’idea di un Paese in cui tutti abbiano il diritto di lavorare e in cui molti hanno la voglia di spendersi più del proprio compitino non mi sembra così malaccio, sinceramente.