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Cari lavoratori francesi, scusateci.

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Cari lavoratori francesi che siete in piazza contro quella vergognosa proposta di legge che legalizza la turboprecarizzazione dei lavoratori (e che qui da noi è già legge di Stato), scusateci. Proprio non riusciamo ad essere all’altezza di uno scontro sociale che qui sembra essersi addormentato nell’indifferenza generale tra la gente e con la compiacenza di un sindacato che s’è imborghesito anche nelle lotte, oltre che nelle tasche.

Scusateci, cari colleghi francesi, se da noi ha attecchito una normalizzazione lenta e dolorosa che ha smussato gli intellettuali, sfinito i lavoratori, asfaltato la sinistra e si è arenata alla condivisione di link da social network. Scusateci se il nostro grado massimo di partecipazione si riduce all’esultare di fronte ad una foto in digitale davanti allo schermo o al darsi di gomito per i “compagni” francesi.

(il mio buongiorno per Left continua qui)