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Chiamare le cose con il proprio nome

virginiaraggi

«A Ostia la mafia chiamiamola mafia» dice Virginia Raggi riferendosi al clan Fasciani. E in una politica disinfettata anche nelle parole per non disturbare troppo un sindaco di Roma che inquadra un problema chiamandolo per nome è un bel segnale. Al di là di tutto. Al di là del tifo.