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Un Nebiolo “on the road” fra impegno civile, politica e lotta all’omologazione

Dopo la «felicità facile» della nascita, le «indulgenze della gestazione», è il tempo della maturità per il teatro Nebiolo di Tavazzano. Quello che «doveva essere un teatro di provincia», dal motto della seconda stagione, «quello che non cerca di mietere spettatori al chilo né tantomeno rincorre vendemmie numeriche» chiosa il direttore artistico Giulio Cavalli, oggi presenta il terzo cartellone dal titolo “A ciascuno il suo”, «che per il primo anno vanta la collaborazione di Libera nazionale e Legambiente». Fil ruoge la strada, «luogo sconosciuto per tutti quelli che hanno deciso di mettersi in doppio petto e di stare a guardare» ironizza Cavalli; luogo noto e amato da chi sceglie l’impegno. Per la stagione di prosa si parte con la Compagnia Dionisi e il suo Patate, una parola senza denti sulla guerra (3 ottobre), a seguire Scirocco, ballata di viaggio dello Scarlattine Teatro (24 ottobre), per poi lasciare la scena a Montedidio, tratto dall’omonimo romanzo di Erri de Luca della Compagnia Stabile del teatro del Popolo di Gallarate (28 novembre). Ad aprire il 2010, A cento passi dal Duomo di Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto (23 gennaio), «in cui non mancheranno aggiornamenti sulla geografia delle mafie al Nord, con un occhio particolare al Lodigiano e alle recenti vicende che hanno interessato lo smaltimento di rifiuti – ha spiegato Cavalli – , in cui ci asterremo dal dare giudizi legali, ma ci tufferemo con gioia e meraviglia in quelli morali». E proprio «perché il nostro è un teatro che deve arrivare per le strade, abbiamo deciso di inaugurare anche le “ronde teatrali”»: lo spettacolo Ilinx Machine. Ata traghettori di anime (6 febbraio), che fisicamente porterà sedici spettatori del Nebiolo in auto per le vie della provincia.
Risorgimento Pop di Daniele Timpano (13 febbraio), L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta Catastrofe (26 marzo), versione teatrale di Dario Fo e Franca Rame, adattata e interpretata da Giulio Cavalli, presentata lo scorso giugno al Napoli Teatro Festival Italia, e Hamburger del Teatro dei Limoni (23 aprile), chiuderanno la stagione di prosa. La strada e il suo popolo sono i protagonisti anche della stagione musicale: l’evento è il concerto di Nanni Svampa, storico interprete della canzone popolare lombarda (20 dicembre); a precederlo i “Randagi di cristallo” della Bar boon band (7 novembre), progetto di musica e poesia realizzato con i senzatetto della stazione Centrale di Milano, mentre a chiudere i Mondorchestra e il loro album La mafia non esiste (16 gennaio) e la Musica senza frontiere dei Contrabbanda (20 febbraio). E se a breve il Centro di documentazione per il teatro civile metterà a disposizione on line un’ampia sezione di documenti, sono tanti gli ospiti attesi sul palco di via IV Novembre nelle date organizzate dal centro nato all’interno del progetto Etre e realizzato insieme alla fondazione Cariplo. Gioacchino Genchi (14 novembre), Carlo Lucarelli (11 dicembre) sul palco per parlare dello spettacolo che sta scrivendo con Cavalli sul processo Andreotti (L’innocenza di Giulio), Giancarlo Caselli e Raffaele Cantone (Magistrati confinati e al confine, 8 gennaio), Antonella Mascali e Peter Gomez (Il processo Mills, 19 febbraio), don Luigi Ciotti (L’etica libera la bellezza, 26 febbraio). Ancora in via di definizione le date di Marco Travaglio, «ormai un amico del Nebiolo», del trio di autori del libro Capitalismo di rapina, i giornalisti Biondani, Malaguti e Gerevini («La Popolare quattro anni dopo. Per ricordarsi di ricordare senza scavalcare una storia del territorio») e dei magistrati Antonio Ingroia e Alberto Nobili.

Rossella Mungiello

DA IL CITTADINO
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