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L’attore antimafia e il benefattore: il comune premia i suoi due gioielli

Esempi che formano la coscienza collettiva di un paese intero. L’attore e autore teatrale Giulio Cavalli e Franco Zappaterra, scomparso nel 2003 dopo una vita passata ad occuparsi dei più bisognosi tra l’Italia e l’Africa, sono i benemeriti di Tavazzano con Villavesco. Sabato mattina, in aula consiliare, alla presenza di una folta delegazione di cittadini, la consegna ufficiale del riconoscimento, la “Foglia d’oro” d’ontano nero, tipico dei filari della campagna lodigiana. Ad accogliere la città, il primo cittadino, Giuseppe Russo, che ha parlato delle scelte di vita dei due benemeriti a vantaggio degli altri, dall’aiuto concreto del lavoro di Zappaterra per le persone in difficoltà e alla forza della parola di Cavalli contro la sopraffazione delle mafie. A ricostruire la vita di Franco Zappaterra, i suoi viaggi in Costa D’Avorio, la fondazione del Gruppo Missionario, l’aiuto alle suore dell’amore misericordioso di Franca Todina in Umbria, il profilo letto dall’assessore per i servizi alla persona, Barbara Galloni, mentre don Gianfranco Pizzamiglio ha parlato dell’uomo conosciuto in Africa. «È stato sul finire degli anni Ottanta, ero a Daloà per coordinare la nascita della missione – ha ricordato il parroco – ; lì ho conosciuto Franco e gli amici di Tavazzano. Lavorarono giorno e notte per mesi interi. Al ritorno in Italia avevano le valigie vuote. Avevano lasciato tutto alla gente del posto, ai ragazzi che studiavano in strada fino alle 3 di notte per sfruttare la luce dei lampioni , in assenza di elettricità in casa». Un riconoscimento dunque alla memoria di «un uomo mite e buono – ha detto ancora don Gianfranco Piazzamiglio – a tratti rude e sbrigativo, ma che si commuoveva come nessuno davanti alle miserie del mondo», «perché siamo onorati che questo esempio faccia parte della nostra storia» ha chiuso il sindaco prima di consegnare nelle mani della moglie Vittoria la benemerenza. «Esempi che ci aiutano ad essere persone migliori – ha spiegato il sindaco Russo – , scelte di vita che a volte sono irreversibili, come il «no» alla sopraffazione delle mafie che Giulio Cavalli paga ogni giorno con una vita sotto scorta». Anche a Cavalli è arrivato l’applauso scrosciante di Tavazzano per i suoi «sì alla legalità, all’impegno civile, al suo modo di rapportarsi alle istituzione, alla cultura intesa come impegno, che ci danno la possibilità di riflettere». A raccontare il percorso dell’artista, cresciuto a Tavazzano dove è tornato come direttore artistico del Nebiolo, il vice sindaco Luigi Altieri e l’assessore alla cultura, Marina Bertoni. «Questa benemerenza ha un significato particolare – ha spiegato Russo -. Vogliamo dirti che non sarai mai solo, al tuo fianco avrai sempre la comunità di Tavazzano e questa amministrazione».R. M.

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