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Strafare per farsi male

In una campagna elettorale come questi ultimi giorni a Milano non è difficile lasciare la sindaca uscente Letizia Moratti bollire nella povertà di proposta e nell’ostinata affezione alle bugie. Basta raccontare un programma che propone soluzione senza promettere rivoluzioni e coltivando la fiducia che sta crescendo in città. Soprattutto senza scadere nel “lassinismo” che vorrebbe obbligare tutti i candidati ad esibirsi per forza. In poche parole non attuare strategie suicide (come troppo spesso la sinistra è stata brava a fare) come questa.