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La sanità lombarda scricchiola? Interrogazione a Formigoni

C’è qualcosa che scricchiola in Regione Lombardia. Non è solo l0 schiaffo elettorale di Milano che lancia segnali di inquietudine, l’eccellenza sanitaria lombarda (su cui fonda il proprio consenso il celeste governatore Roberto Formigoni in attesa di candidarsi alle primarie per la sostituzione di B.) comincia ad avere ombre che rischiano di non sostenersi economicamente. Mentre diminuiscono i posti letto delle strutture pubbliche a discapito di quelle private (e questa non è certo una novità) gli ultimi dati evidenziano delle difficoltà del settore sanitario privato nel garantire visite e terapie. Il “turismo sanitario” (ingolosito dalla pubblicità continua sull’eccellenza lombarda) è in preoccupante calo. In molto vogliono vederci chiaro sui flussi tra pubblico e privato (soprattutto perché il privato pagato dal pubblico è cosa nostra, o no?). Come uscirne lo chiediamo direttamente a lui. In attesa di risposta (che arriverà borotalcata e intrisa di niente) vi propongo la domanda:

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE EX ART. 116 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Al Signor Presidente del Consiglio regionale

Oggetto: richiesta di specifiche informazioni in merito alla situazione del sistema sanitario lombardo

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

PREMESSO CHE

il Decreto Legge 502/92  e il Decreto Legge 517/93  regolamentano l’esternalizzazione dei servizi socio-sanitari nazionali e regionali;

PREMESSO INOLTRE CHE

tale esternalizzazione  dovrebbe, per logica, garantire a Regione Lombardia una migliore qualità del servizio a favore del fruitore ultimo, ossia il cittadino;

CONSIDERATO CHE

nonostante i “volumi” contrattuali tra Regione Lombardia e gli Istituti Pubblici sembrino diminuiti e gli accreditamenti di strutture private invece aumentati, pare che, queste ultime, in più di un caso, chiudano non riuscendo a mantenere il bilancio in attivo;

CONSIDERATO CHE

sembrerebbe inoltre che le entrate provenienti dal “turismo sanitario” siano in calo e che comunque nel bilancio finale le strutture sanitarie non riescano a garantire visite e terapie, che potrebbero essere svolte  con stessa qualità di servizio in altre regioni, in tempi brevi;

ATTESO CHE

la sanità pubblica riveste oggettivamente e costituzionalmente un ruolo fondamentale e irrinunciabile per la società e che qualora le preoccupazioni sopra esposte siano confermate appare doveroso un imminente e tempestivo piano finalizzata alla soluzione del problema;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE NONCHè L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUCIANO BRESCIANI  E L’ASSESSORE AL BILANCIO, FINANZE E RAPPORTI ISTITUZIONALI, ROMANO COLOZZI PER CONOSCERE:

  1. se e per quale motivo i posti letto nelle strutture pubbliche siano diminuiti e contemporaneamente quelli nelle strutture private siano aumentati;
  2. se e per quale motivo le strutture private non riescano a garantire la fattibilità del servizio;
  3. se  le entrate del c.d. “turismo sanitario”, che permettono un equilibrio del sistema sanitario lombardo, siano in calo, e, in caso affermativo, come si pensa di risolvere il problema;
  4. se ci sia la predisposizione a garantire trasparenza per quanto riguarda il flusso di denaro verso le strutture pubbliche e private dando la possibilità di accedere ai dati che concernono tale ambito.

 

Milano, 26 maggio 2011

Giulio Cavalli (IDV)

Gabriele Sola (IDV)

Francesco Patitucci (IDV)

Stefano Zamponi (IDV)