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Non nominare Expo invano?

Hanno ragione Patrizia Quartieri e Mirko Mazzali (capogruppo e consigliere comunale SEL in Comune a Milano): Se si dovesse arrivare alla dolorosa scelta di stabilire una priorità tra l’onorare la nostra quota di partecipazione in Expo pari a circa  30 milioni di euro o intervenire per mantenere l’attuale erogazione dei servizi alle persone con disagio, agli anziani, all’infanzia, crediamo non ci debbano essere dubbi. Il rispetto della dignità e della qualità del vivere dei cittadini vale sicuramente più di ogni manifestazione, seppure di grande rilevanza. E come sono prevedibili e stonati certi nervosismi anche nel centrosinistra lombardo (centrocentrosinistra, insomma, i soliti). E un plauso a loro (e a noi) per avere dissacrato un idolo fieristico che qualcuno vorrebbe come unico guru di governo per il prossimo quinquennio. Perché se è rivoluzionario preferire i servizi sociali ad un esposizione significa proprio che abbiamo finito per assomigliare troppo agli altri. E marcare le distanze è sempre un bel respiro.