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L’Italia che non si arrende

La tenacia, l’ottimismo e una vocazione a tenere alta la dignità. «Sono arrivata a questa età conservando la qualifica di precaria a causa delle strane norme della burocrazia scolastica – racconta la donna – Ho fatto per tanti anni l’insegnante migrante, senza mai poter mettere radice da qualche parte o in qualche scuola. Sono rimasta precaria per 37 anni. Adesso sarò di ruolo, anche se presto andrò in pensione. Vengo immessa in ruolo in un periodo di grave crisi: considero ciò una fortuna e mi viene da pensare a quelli che questo traguardo, con i tempi che corrono, rischiano di non raggiungerlo mai». Vicenza D’Amico dopo 37 anni di precariato ottiene una cattedra  e riesce ancora a vedere l’azzurro in mezzo a tutto il buio.