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L’esilarante idea di Brunetta sul certificato antimafia

La scelta di indebolirlo e di scaricare la questione sulla pubbliche amministrazioni ha il sapore di una anestetico che invece di snellire la procedura rischia di rendere tutto ancor più complicato con una moltiplicazione di lavoro per gli enti che già devono affrontare e combattere i tagli e le riduzione di servizi e personale. Ci sembra che questa proposta è l’ennesimo segnale che qualcosa non va. Da una parte, il grande lavoro ogni giorno portato avanti da magistratura e forze dell’ordine dall’altra registriamo piccoli e grandi sbriciolamenti dell’attività di contrasto alle mafie. (Don Luigi Ciotti)

Il ministro Brunetta dimentica che gli sprechi stanno tutti nel mancato processo di informatizzazione della giustizia. Per consegnare le ordinanze di costudia cautelare si buttano montagne di carta e pile di toner. Il certificato antimafia è invece uno strumento indispensabile per arginare le infiltrazioni mafiose. Anche negli uffici del nord Italia. (Nicola Gratteri)