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Il golpe su San Raffaele

La commissione d’inchiesta sul San Raffaele bloccata all’insediamento da Pdl Lega
La maggioranza si sceglie il presidente, che doveva essere espressione delle minoranze

La commissione regionale d’inchiesta sul San Raffaele, chiesta da tutti i gruppi di opposizione ad esclusione dell’Udc, si è arenata alla prima seduta, tenutasi oggi al Pirellone. PDL e Lega hanno infatti deciso di votare alla presidenza il consigliere dell’Udc Enrico Marcora, mettendo in minoranza il candidato delle indicato dalle opposizioni, Franco Mirabelli del PD. Sono state dunque violate la lettera e la sostanza dello Statuto, secondo il quale il presidente della commissione d’inchiesta deve essere “espressione delle minoranze”. Dura la protesta dei consiglieri di opposizione, che hanno annunciato l’intenzione di non partecipare ai lavori della commissione, non essendoci le condizioni.

I gruppi di PD, IDV, SEL e Partito Pensionati esprimono la loro posizione in una nota:
“Se l’intenzione di PDL e Lega era quella di ostacolare la commissione regionale d’inchiesta sul San Raffaele è evidente che hanno avuto successo. Non si è mai visto in oltre quaranta anni di vita del Consiglio regionale che la maggioranza si permettesse di scegliere il rappresentante delle opposizioni. Un vulnus molto grave alle regole democratiche e un pessimo precedente: si è voluto far valere i numeri della maggioranza contro una prerogativa garantita dallo Statuto alle opposizioni. È evidente che il consigliere Marcora si è con questo atto collocato al di fuori della minoranza consigliare, della quale non può in alcun modo essere rappresentante. È altrettanto evidente che Formigoni e la sua maggioranza sono preoccupati di ciò che la commissione potrebbe accertare. Ma se in questo modo la maggioranza pensa di addomesticare la nostra opposizione si sbaglia di grosso”.
Enrico Marcora ha comunicato immediatamente le proprie dimissioni. La commissione è ferma, priva di un presidente e delle condizioni per poter operare perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale.

Milano, 24 gennaio 2012