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Green Hill: dalle parole ai fatti. Subito.

Oggi sul Corriere per l’ennesima volta si parla di sperimentazione sugli animali e quindi di Green Hill. Mesi passati a promettere, votare (noi ne abbiamo parlato qui e in aula decine di volte) e mai un risultato reale. Forse sarebbe ora di giudicare i fatti. Ora. Qui il pezzo del Corriere di oggi: ROMA – I cani rinchiusi a Green Hill saranno presto liberi. La struttura di Montichiari che alleva e distribuisce nei laboratori europei “materia prima” per la sperimentazione sarà infatti la prima a subire le conseguenze della legge che recepisce alcune disposizioni comunitarie fra cui quella sugli animali. Ieri la Camera ha votato e approvato l’articolo 16. Rispetto al testo inviato dagli europarlamentari di Bruxelles la versione italiana contiene novità che distinguono l’Italia e la caratterizzano ancora di più come anirrÌal friendly. Chiusura dei lager dove vengono allevati cani, gatti e primati per test scientifici. Obbligo di anestesia nel corso delle sperimentazioni. Divieto di usare gli animali per scopi didattici ed esperimenti bellici. Impegno pratico a investire sulla ricerca di metodi alternativi alla vivisezione. «Una piccola grande vittoria di noi animalisti nell’ambito di un lungo cammino», festeggia il risultato Michela Brambilla, Pdl, ex ministro del Turismo che ha fatto molto per gli esseri senzienti di altre, specie. E suo anche l’emendamento alla direttiva comunitaria che ha introdotto il divieto di aprire strutture come Green Hill e ha addolcito le regole sulla sperimentazione. «Noi puntiamo all’abolizione di questi metodi perché crediamo molto nella validità di test alternativi molto più accettabili dal punto di vista etico e altrettanto attendibili sul piano della risposta scientifica», aggiunge Brambilla sottolineando che con queste modifiche «è caduto un muro, è stata abbattuta una barriera culturale ma non ci fermiamo qui». La legge che recepisce direttive comunitarie su vari argomenti verrà approvata in via definitiva probabilmente già oggi. Se il Senato confermerà il testo della Camera, il governo avrà 60 giorni di tempo per fare i decreti attuativi. La storia di Green Hill è quella di una struttura che alleva cani di razza beagle destinati alla vivisezione, acquistati da laboratori del resto d’Europa Proprietaria una multinazionale, la Marshall. Ogni anno vengono distribuiti circa 2.500 beagle. Nella votazione di ieri è stato invece respinto un altro “pericolo”. Un emendamento firmato dal deputato del Carroccio Gianluca Pini che tra l’altro, secondo la denuncia degli Animalisti italiani riuniti in un unico coro, proponeva «l’apertura della caccia in piena estate di tortore e quaglie con gravissimi rischi per i villeggianti e l’allungamento della stagione~fino al 31 gennaio».