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Marta Vincenzi come Ipazia e l’eleganza del PD

Un lunghissimo sfogo, un’ora di messaggi su Twitter per raccontare la delusione e la rabbia di avere perso ieri le primarie del centrosinistra a Genova, vinte da Marco Doria. E Marta Vincenzi non è stata tenera con nessuno ed è arrivata a paragonarsi a Ipazia, la filosofa di Alessandria d’Egitto assassinata da fanatici cristiani nel V secolo d.C.. «Ora bisogna ricominciare», ha esordito il sindaco, «il rischio di una città che muore e non vuole riconoscerlo è lì. Nel voto a Doria come voto anticasta del tutti uguali. Viva i predicatori». Lo scrive La Stampa (ma potete toccare con mano su twitter). Per questo quando mi chiedono cosa penso del PD mi viene sempre più spesso da rispondere: quale? Perché questo nelle parole di Pippo Civati è una ricchezza ma le parole della Vincenzi sono quanto di più lontano. E il problema è che continuano a coesistere. Ed è un nostro problema.