Mi ha colpito l’intervento di Cesare Del Frate sull’esperienza della Rete Ambientalista Pavese riportato da Claudio sul sito di NonMiFermo, per la chiarezza della finalità dello stare insieme. Dice Cesare la prima e più ovvia è quella di fare “massa critica”per avere maggiore potere negoziale nei confronti delle Istituzioni e maggiore visibilità presso l’opinione pubblica. Una seconda finalità è quella di condividere informazioni ed esperienze, per la crescita della consapevolezza, del know how e delle capacità di azione di ciascuno di noi imparando dagli esempi, dai successi e dagli errori degli altri. Il terzo ed ultimo obiettivo è quello di connettere le battaglie locali a una visione più ampia di sviluppo sostenibile (concetto spesso abusato o distorto): cosa ci aspettiamo per il nostro territorio e per il nostro Paese? Quale tipo di economia e di gestione di beni comuni preziosi quanto fragili? Per tutto questo la metafora da noi adottata della rete è da intendersi non in maniera statica bensì dinamica: è un “fare rete” perennemente in fieri che tesse relazioni fra associazioni, persone, idee, pratiche, esperienze, Istituzioni, conoscenze e progettualità. Il suo intervento completo lo trovate qui.