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Restiamo umani. Un anno dopo per tutti gli anni dopo.

Restiamo umani. Lo so, chiamare in questo modo lo speciale dedicato a Vittorio Arrigoni ad un anno dalla sua morte, non è originale. Avremmo potuto cercare espressioni o slogan con più effetto, forse più creativi. Ma poi ci siamo chiesti: esiste un’espressione migliore per descrivere l’impegno di Vittorio Arrigoni e, più in generale, di coloro che credono per la pace? No. Perché il “restiamo umani” rappresenta il bisogno di non perdere il senso dell’umanità mai e in nessun caso. Perché l’umanità, la difesa della dignità degli uomini è l’unica risposta all’odio, al fanatismo, all’intolleranza. Perché la pace – non siamo così ingenui da non saperlo – è spesso sedicente tale o espressione di equilibri di potere. Ma la vera pace non può che passare attraverso una reale ricoversione dei cuori. No all’odio, no al fanatismo, no all’ingiustizia. No a privare chiunque della sua umanità.

Vittorio Arrigoni è un personaggio scomodo. Difficile. Una persona a tinte forti. Che divide. Lo sappiamo e non lo nascondiamo.

E tuttavia il nostro desiderio è quello di andare oltre la semplice commemorazione, ma far nascere da questo sito nel sito (che resterà online per una settimana) un sereno dibattito, un confronto, una riflessione. Sulla pace, sul pacifismo, su Gaza, su ciò che accade in medio oriente. Un confronto senza anatemi, insulti, proprio nel rispetto dell’umanità con la quale vogliamo ricordare una tragica morte. Lasciate la vostra testimonianza, scrivete i vostri commenti, partecipate al ricordo di Vittorio Arrigoni.

Quanto a Vik abbiamo pensato che il modo migliore per raccontare la sua visione del mondo e della vita fossero proprio i suoi scritti. Li abbiamo ripubblicati senza commenti, così come li aveva fatti.

Doveroso, infine, ringraziare Egidia Beretta Arrigoni e Maria Elena Delia. Se oggi questo sito è online è anche grazie alla loro disponibilità.

Lo scrive Gianni Cipriani presentando lo speciale che trovate qui.