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La mafia del Grillo

Ora il gioco sarà quello solito del gridare al ciarlatano per demolirne i contenuti. E’ il meccanismo per niente dolce della politica e delle sue regole e mi interessa poco. Però Grillo ha detto una cialtroneria di proporzioni mostruose. Le repliche sdegnate dei famigliari di vittime di mafia sono il minimo che si potesse aspettare. Ma mi lascia ancora più perplesso la reazione del candidato del Movimento 5 stelle: “Ancora una volta – ha detto Nuti – abbiamo avuto la conferma che ci sono mezzi di ‘informazione’ che tentano solo di denigrare il Movimento. Beppe Grillo nei suoi interventi utilizza spesso dei paradossi ed estrapolare una frase dal contesto è pretestuoso oltre che ridicolo: la dichiarazione che alcuni hanno contestato, fa infatti parte di un ragionamento molto più ampio e complesso. D’altra parte le nostre azioni parlano chiaro, essendo certi che le mafie siano il cancro che strangola l’economia legale e priva i cittadini di diritti e libertà.” E la replica, come si dice in gergo, è una cagata pazzesca. Perché la frase pronunciata è ben contestualizzata nei molti video che circolano in rete, perché essere fraintesi dopo gli ultimi anni politici fa sorridere e perché questa regolare scusa del paradosso ci trasporta subito all’antimafia burlesque.

*aggiornamento: giusto per chiarire nel Movimento 5 Stelle di Palermo (luogo del ‘fattaccio’) ho tanta gente che stimo per l’impegno sul tema e che da anni conoscono le mafie. Lo rivendicano giustamente qui. Il giudizio sul punto (che è un altro) rimane invariato.