L’analisi politica del giorno è di Galatea che si supera su Egidio Bossolon, il creatore di liste civiche:
Non è poi nemmeno esoso, l’Egidio: è pago di quella notorietà piccina e del suo quieto tran tran che il suo specifico, particolare tipo di professionalità gli ha ritagliato negli anni.
O meglio, gli ha garantito finora. Perché da un paio di giorni Egidio, risvegliatosi per le imminenti elezioni, dal suo tavolino della Clara è entrato in crisi: primo, perché nel mugugno generalizzato e nel marasma dello scontento, trovare un tema, uno solo, da sbattere come sottotitolo alla lista è dura; e secondo perché le sue telefonate ai comprimari storici per metter su la compagnia di giro vanno clamorosamente a vuoto.
Ad ogni chiamata è tutto un susseguirsi di: «No, ma io ho già detto sì a **** che mette su la lista civica dei Grillini!» «No, son già in parola con **** che mette su la lista civica per il PDL!» «Eh, me spiase, ma g’ho zà dà l’ok ala lista de la Lega…»
«Casso, ma i se g’ha meso tuti a far liste civiche, sta bota? – si è inalberato il povero Egidio, rimasto senza candidati e senza spazio, assediato da tutti questi novellini della lista civica che sgomitano e gli rubano spazio – No se fa miga cusì, no ghe xé più rispeto!»
Ha chiuso il cellulare, sorbito un sorso di fernet e fissato pensoso il tavolo. Forse medita di mettere su una lista civica in difesa di chi le liste civiche le ha sempre fatte da professionista e ora si trova senza lavoro per questa manica di dilettanti allo sbaraglio, eh.
Vale la pena leggere per bene tutto il racconto qui. E tenerselo in tasca mentre si assiste alla prossima campagna elettorale.