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Non c’è sinistra con l’ombra di Berlusconi

C’è un odore strano nell’aria. Non so se si sente anche dalle vostre parti ma qui comincia ad essere fastidioso e onnipresente: è l’odore marcio della “normalizzazione”, quel fine gioco delle parti una volta ostili (ostili, si fa per dire, per qualcuno di qualche parte) che ora tentano un ricongiungimento sotto traccia. Ci vogliono fare passare per “igienici” questi due cani che si annusano il culo anche se ogni tanto ringhiano in favore di telecamera: Cicchitto propone Violante per la Presidenza della Repubblica, Brunetta parla di un accordo “responsabile” che s’ha da fare e addirittura Berlusconi si consuma in elogi per Bersani mentre D’Alema (come sempre) rimane in auge come “pontiere” tra passato che non vuole passare e un futuro che continua ad assomigliare a se stesso.

Io vorrei essere chiaro e che ci fosse l’onestà intellettuale per dirsi che non esiste un progetto rinnovatore della sinistra (o da sinistra) che possa tollerare una larga intesa non potabile come questa. Vorrei che non succedesse anche a noi di credere che in nome di “una nuova sinistra di Governo” che l’accordo largo sia un passaggio inevitabile con il solito machiavellismo tutto italiano di credere che sia il fine ad interessarci e non i mezzi.
Dovremmo chiederci perché abbiamo perso la capacità di “stare in mare aperto” deludendo i pezzi di società civile che hanno la sensazione che SEL abbia rallentato (i più ottimisti) o si sia arenato. Perché volare in alto significa essere leggibili e coerenti, e i due ingredienti hanno bisogno di una mescola che sia di spessore politico per evitare che sembrino specchietti non compatibili tra lror e esibiti di volta in volta per colmare le lacune del consenso. Uno alla volta.

Perché c’è una parte di elettorato “extraparlamentare” che è “nostro” ma non ci ha votato perché ha avuto dubbi sulla nostra tenuta nella parte dei coerenti “scassaminchia”, e l’elezione del Presidente della Repubblica è il primo, fondamentale, bivio per dimostrarci all’altezza.
Perché voglio essere chiaro: non c’è un progetto serio di sinistra nemmeno con un alito in comune con Silvio Berlusconi e la sua storia politica e personale.