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Mafiozo: l’etichetta divertente con i morti tutti intorno

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Vino salentino “Mafiozo”, con il gangster Lucky Luciano testimonial, venduto a Oslo, finito sulla tavola di un archeologo italiano che, offeso, ha denunciato la discutibile scelta commerciale a un sito di informazione, The Local. E un atto di orgoglio che ha portato il 42enne a scrivere alla ditta produttrice per manifestare il proprio disappunto. Si è sentito rispondere che l’etichetta è ‘divertente’ e il vino molto apprezzato dal mercato locale che lo ritiene ‘cool’. “Come italiano – ha denunciato Rossano Cherubini a un sito di informazione – mi sembra pazzesco che si costruisca un business su un fenomeno che, mentre in Usa e in Europa è visto quasi romanticamente, in Italia affligge drammaticamente ogni giorno milioni di persone. Ho molti amici in Sicilia che vivono in luoghi ostaggio del crimine organizzato e che sono minacciati dalla mafia; credo che tutto questo non debba essere sopportato. Molte persone sono morte per mano di questi avidi criminali”. L’azienda si è difesa sostenendo che sull’etichetta (definita divertente”) non c’è scritto “Mafioso”, ma “Mafiozo”, termine che avrebbero utilizzato per indicare il “Gangasta rap”, uno stile hip-hop molto popolare.