La processione della Madonna Incaldana del lunedì è la festa di tutte le feste. C’è il Natale, la Pasqua, l’onomastico di ognuno o il compleanno della nonna ma la processione è il giorno che tutti sanno che ci devono stare, lì, con gli abiti migliori e l’espressione della festa: i nemici che comunque bevono insieme sotto i lati della piazza, gli amici che si trovano già per pranzo e finiscono con l’amaro e le noci, i maritati che si amano anche se sono cornuti e per la processione si amano per un giorno e poi domani si tradiscono di nuovo, i padroni che non danno botte e per un giorno lasciano a casa i gradi, i servi che possono, solo per la processione, possono stare a fianco dei padroni, il parroco che per un giorno si sente il papa di tutto il resto del mondo e indossa la tonaca esagerata e teatrale come un templare senza l’armatura, i ragazzotti che rubano il dopobarba a papà e si ustionano le guance, gli anziani che ringraziano la Madonna che anche quest’anno gli ha fatto vedere anche quest’anno quest’altra processione. Ma il miracolo vero lo fanno le femmine: le femmine il lunedì dell’Angelo della processione diventano femmine a forma di femmine come quelle dei giornali e del cinematografo con gli abiti lunghi, i fianchi che stanno su, il seno che per oggi può concedersi di stare a forma di seno e le caviglie che ululano sulle scarpe con le zeppe.
Mio padre in una scatola di scarpe (titolo provvisorio), in scrittura.
ecco la processione dove ci si deve mostrare ,poi domani tutto come prima..
Non mi piace.
ma ci sono anche i mafiosi che portano in spalla la santa
“La procesión va por dentro”. È ciò che mi è venuto in mente appena ti ho letto. Ciao Giulio, tifo per te tutti i santi giorni, credimi.
un quadro azzeccatissimo….