“Credo che la classe dirigente dovrebbe essere l’espressione migliore di una certa professionalità sul tema, in questo caso della lotta alla mafia. E non voglio per forza dire una preparazione specifica, ma almeno una certa sensibilità”. Giulio Cavalli, attore e politico impegnato da anni nella lotta alla mafia, commenta con Affaritaliani.itla nomina di Rosy Bindi alla presidenza della Commissione antimafia.
E sulle fratture tra Pd e Pdl è pessimista: “Non mi sembra che questa nomina nasca sotto i migliori auspici. Il fatto che nasca in queste condizioni, con questa frantumazione politica e così tardi non è un buon segnale. Se le larghe intese sull’economia non si trasferiscono nella lotta al crimine organizzato sono una barzelletta”.
Il dubbio sulla professionalità resta: “La Bindi so che ha servito molto bene le salamelle all’ultima festa dell’Unità. E’ il sogno americano: parti vendendo panini e arrivi a presiedere la Commissione antimafia”. E sul probabile avvallo di Matteo Renzi alla nomina aggiunge: “Ho la sensazione che in termini congressuali stiano salendo molti sul carro di Renzi e che trovino le porte sempre belle aperte”.
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani