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Vicini ad Ignazio Cutrò

ignazio-cutroC’è qualcosa che sfugge a molti commentatori nella vicenda di Ignazio Cutrò, testimone di giustizia che si è rifiutato di pagare il pizzo e ha permesso di mettere alla sbarra umori di mafia nell’agrigentino, che decide di vendere tutta la sua “roba” perché impossibilitato a continuare a vivere senza i soldi nemmeno per pagare gli studi ai propri figli: l’inumanità della politica.
Andiamo con ordine: i testimoni di giustizia in Italia sono un tesoro di valenza giuridica (permettono insomma di arrestare i mafiosi) e soprattutto una valenza simbolica (dovrebbero dimostrare che lo Stato premia chi difende la legalità e riesce a proteggerlo). La storia di Cutrò è fresca e visibile ma sono in molti i testimoni di giustizia che sotto traccia sono ai margini della povertà o al confine dell’instabilità psicologica, come ci ha raccontato molto bene una puntata di Presadiretta non molto tempo fa e siamo in moltissimi che da anni cercano di raccontare le falle di un sistema che non riesce a difendere e sostenere le proprie persone migliori.
Continua sul mio blog “Lo scassaminchia” per L’Espresso con cui inizio la mia collaborazione. E il titolo del blog dice tutto, no?