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Che pena, Penati

Se qualcuno oggi ha voglia di perdere un minuto per chiedersi come sia possibile che Maroni sia governatore in Lombardia soprattutto dopo l’ultimo Formigoni decaduto anzitempo per indecenza etica oltre che politica, può leggere le ultime disgustose novità su Filippo Penati. E non conta solo che Penati abbia accolto la prescrizione a cui aveva promesso di rinunciare ma soprattutto conta il fatto che Penati (anche da onesto, se onesto) sia stato un mediocre politico diventato classe dirigente a livello nazionale del Partito Democratico e soprattutto vero rais dei democratici lombardi per lungo tempo.

E il fatto che oggi nessuno dei suoi ex allievi (ci sono anche neoministri, eh) si senta in dovere di dire una parola una la dice lunga sullo scollamento tra realtà e partito. Quello scollamento che rende tutto molto meno credibile.