Le parole di Giovanni Paglia sono da sottoscrivere una per una:
«Una vergogna. Non ci sono altre parole per definire il decreto con cui il Governo definisce il regime IMU e TASI per le attività svolte in immobili della Chiesa cattolica. Esenzione totale per le cliniche convenzionate, in un paese in cui una convenzione non si nega a nessuno, indipendentemente dalle tariffe richieste.
Identico trattamento per le scuole private, a patto che le rette, al netto dei generosi contributi pubblici, non superino i 600 euro al mese. Sconti anche per le palestre, che naturalmente devono avere un trattamento diverso da quelle gestite da privati in immobili privati. Almeno abbiamo capito cosa si intende per no profit quando c’è di mezzo il Vaticano, alla faccia di trasparenza e uguaglianza delle condizioni.»
Per favore non scambiamo l’inzerbinamento per un cambiamento di verso. Almeno sulla questione Chiesa.