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Corro perché scivolo

E’ uscito il mio racconto su Dorando Pietri in ebook. Lo trovate più o meno dappertutto. Fatemi sapere cose ne pensate. Questa è la mia introduzione:

E’ salutare dedicarsi ai secondi: apre lo sguardo e umanizza il vissuto. Quando ho ascoltato per caso la storia di Dorando Pietri ero a Carpi, in camerino, pronto per andare in scena in un momento della mia vita in cui tutto filava meravigliosamente liscio. Tutto. Come un’adolescenza allungata. Dorando mi ha preso per l’orlo dei pantaloni e mi ha riportato nella poetica della sconfitta che sta solo nei numeri ma fuori urla tutta la fatica e la crescita di un campione di carne, sudore e fango. Se ci innamorassimo di più dei secondi probabilmente ci renderemmo conto delle migliaia di nascoste battaglie personali che stanno dietro ogni sguardo, in ogni gesto e forse anche nelle prepotenze delle persone che ci sono più ostili. La storia di Dorando racconta che con un cuore senza troppe onde possiamo cogliere l’epopea anche se non arriva alla vittoria ma che ha tutti i contorni dell’arte vissuta. Siamo un paese che ha bisogno di secondi, di curiosità per tutto il resto, della riabilitazione della sconfitta come passaggio necessario e di crescita. Non so voi, ma io ci trovo tanta bellezza in quel secondo posto tenuto al braccio dei soccorritori.

Il testo va letto con il sottofondo del rumore del mare e di un’orchestra che suona in mezzo al fumo. Così. Battendo il tempo in testa.

Giulio Cavalli

COPERTINADORANDO