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Mi mancano gli appassionati

Non so se sia solo una questione di ottimismo o di fiducia che sono andati persi per questa catena orribile che si sussegue senza sosta tra le pieghe della disoccupazione, la crisi e tutto il resto ma se c’è qualcosa che mi manca, e mi manca davvero, nel lavoro, nella vita e nei rapporti sociali sono gli appassionati. Mi rendo conto di quanto meno sia appassionato anch’io in quello che faccio o quello che dico, vedo il vuoto tra i disperati e gli esagitati come se lì in mezzo ci fosse qualcosa di cui abbiamo perso le chiavi: il piacere per il mestiere, la voglia di fare le cose per bene e la ricerca di tutte le altre soddisfazioni oltre a quella prettamente economica. Così ci riempiamo di articoli svogliati, di spettacoli triti, di rabbie cicliche sempre uguali, di scoramenti vuoti e di giornate fatte di automatismi.

Forse sarà anche per questo che il Landini visto ultimamente è stato un respiro a pieni polmoni.