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La Lega non è più arrabbiata con Belsito

Vi ricordate la scopa di Maroni quando diceva di fare pulizia dentro il partito? Beh, Salvini l’ha rimessa nel sottoscala:

La Lega ha rinunciato a chiedere i danni all’ex tesoriere Francesco Belsito nei procedimenti penali con al centro il presunto scandalo sui fondi del Carroccio in corso nei Tribunali di Milano e Genova. È quanto è emerso nel corso dell’udienza preliminare a carico dell’imprenditore Stefano Bonet e del commercialista Paolo Scala, rinviati a giudizio oggi per riciclaggio. Il Carroccio, su indicazione del segretario Matteo Salvini che ha incaricato l’avvocato del Carroccio, Domenico Aiello, di ritirate l’atto di costituzione con un’email in cui motiva la propria scelta con «tutta una serie di ragioni ancorché di natura politica», ha revocato la costituzione di parte civile in questo e negli altri procedimenti. Poi ha spiegato: «Non possiamo perdere tempo e neppure soldi, oltretuttoper cercare di recuperare soldi che certa gente non ha».

Le accuse all’ex tesoriere
Belsito è accusato a Genova di appropriazione indebita e di concorso in truffa e tentata truffa aggravata per oltre 40 milioni di euro insieme all’ex segretario della Lega Umberto Bossi e ai revisori Diego Sanavio, Antonio Turci e Stefano Aldovisi. Da un lato si sarebbe appropriato di 7,5 milioni di euro di proprietà del partito, inviandoli con un bonifico dal conto corrente genovese della Lega Nord in Tanzania e a Cipro. Dall’altro, in concorso con gli atri imputati, avrebbe raggirato lo Stato, truccando i bilanci del partito per ottenere rimborsi elettorali indebiti per un totale di 40.086.733 euro: 22.473.213 euro per l’esercizio annuale 2008 e 17.613.520 euro per il 2009. A Milano, invece, è in attesa di citazione diretta a giudizio insieme a Umberto Bossi e ai figli di quest’ultimo, Renzo e Riccardo, per una seconda imputazione di appropriazione indebita per 2 milioni e 400mila euro. Lo scorso 17 ottobre, nella giorno in cui il giudice per l’udienza preliminare di Milano Carlo Ottone De Marchi aveva diviso per competenza territoriale le posizioni dei vari imputati coinvolti nell’inchiesta milanese dei pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, la Lega si era costituita parte civile non contro la famiglia Bossi, ma solo contro Belsito e gli imprenditori Stefano Bonet e Paolo Scala. Il Carroccio oggi ha ritirato la costituzione contro i due imprenditori un attimo prima che venissero rinviati a giudizio da De Marchi. Sono accusati di concorso riciclaggio perché, si legge nel capo di imputazione, «in concorso tra loro realizzavano attività tali da ostacolare l’identificazione del denaro proveniente dal delitto di appropriazione indebita commesso da Belsito», quello da 7,5 milioni di euro «che. aveva la disponibilità del denaro della Lega Nord nella sua veste di tesoriere». L’avvocato Aiello a margine dell’udienza ha spiegato di aver ricevuto l’incarico di ritirare l’atto di costituzione anche nei confronti di Belsito.

La sorpresa di Maroni
«Ho letto questa cosa, voglio sentire Salvini su questo punto». Così il presidente della Regione Lombardia, il leghista Roberto Maroni, a margine di un incontro a palazzo Lombardia, commenta il fatto che la Lega Nord ha ritirato la costituzione di parte civile contro l’ex tesoriere Francesco Belsito.

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