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E’ secondario

Sono quasi due giorni che ripenso alla dichiarazione di Renzi secondo cui l’aumento dell’astensione è un fatto “secondario”. Mi è capitato anche di leggere in giro le centinaia di analisi che proliferano sui siti e nei social e come ogni elezione sembra che abbiano vinto tutti o perso tutti, tanto alla fine ci dicono che è la stessa storia. Se non ricordo male anche qualche Ministro disse, non molto tempo fa, che le proteste dei lavoratori e della FIOM, sono rappresentative semplicemente di interessi “particolari” e non di tutti i cittadini. Sulle vicende di Tor Sapienza qualche solone del Partito Democratico ebbe a dire che si trattava di vicende “periferiche”, disse così, nel senso di periferia rispetto alle questione importanti. Del resto erano casi particolari e minoranza anche gli esodati, non so se ve ne ricordate, quando si disse che semplicemente si erano sbagliati di qualche migliaio. In fondo anche la vicenda di Di Matteo e del processo sulla “trattativa” è qualcosa che interessa solo a quelli del “settore” (che poi mi dico che settore è? Quello della verità e giustizia? E’ quindi un campo solo per hobbisti?) e le misure anticorruzione sono un compitino dato per le vacanze al buon Raffaele Cantone, parafulmine contro le critiche.

E allora è proprio vero che gli interessi dei pochi sono diventati secondari, ha ragione Renzi. E alla fine dei diritti degli altri ci si interessa solo nei ritagli di tempo e con la dovuta sufficienza. E a quelli che cercano la “sinistra” basterebbe guardare in quel sottoscala lì, quello delle cose “da riprendere se c’è tempo” del circo paninaro e democratico di governo.