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Il corteo dei Giuda

parigi-manifestazione-per-charlie-hebdo-e-la-liberta-di-espressione-46-631273Gli amici della satira sono arrivati tutti insieme su un autobus nero dai vetri oscurati come una squadra di calcio. Poi si sono piazzati a semicerchio alla testa del corteo, loro che di solito i cortei li subiscono. Angelona Merkel e Francois Hollande si sono molto abbracciati e per un pomeriggio hanno dimenticato il 3%. C’erano anche David Cameron e Matteo Renzi, con i suoi pantaloni di un blu elettrico che era impossibile non notare in tutte le inquadrature di gruppo. Non c’era Obama, che della lotta al terrorismo ha quasi fatto una professione, e non s’è capito perché. 

Sono tutti Charlie, dunque, i nostri capi di Stato. Lo sono anche Abu Mazen e Benjamin Netanyahu, riconosciuti campioni della libertà di stampa e di satira. Lo sono i reali di Giordania, il premier turco Ahmet Davutoglu, che nelle sue carceri protegge una cinquantina di cronisti, e il presidente del Gabon, Ali Bongo, che si illustra nelle classifiche di “Reporters sans frontières”. Se si voleva una rappresentazione plastica dell’ipocrisia del potere non se ne poteva immaginare una migliore. Almeno Putin, altro eroe della libertà di stampa, s’è reso conto dell’assurdità ed è rimasto a casa.

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