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Per il Vescovo di Ferrara la crisi è colpa dell’aborto

A proposito di laicità:

Luigi Negri
Luigi Negri

È scoppiata la polemica a Ferrara per alcune parole, sulla legge sull’omofobia e sull’aborto, del vescovo Luigi Negri. «La legge contro l’omofobia – ha detto il prelato, vicino a Cl – è un delitto contro Dio e contro l’umanità. La legge sull’aborto invece non ha consentito di venire al mondo ad oltre sei milioni di italiani e la scarsità di figli ci ha fatto sprofondare in questa crisi economica».

Frasi che hanno fatto arrabbiare i Giovani Democratici che, con una lunga lettera pubblicata dalla «Nuova Ferrara», hanno definito «intellettualmente disonesto» il sostenere la tesi «che l’aborto sia responsabile della crisi così come lo è il cercare consensi in materia utilizzando un nervo scoperto come le difficoltà economiche delle famiglie». Contro Negri anche Sel. «Comprendo – ha detto il consigliere comunale Gianluca Fiorentini – che il Vescovo di Ferrara debba coltivarsi il proprio orticello nell’ultradestra cattolica, continuando a contrapporre, in una rinnovata crociata, la sua visione assolutistica a quello Stato laico nato dal Risorgimento e dalla Resistenza. Faccio un po’ più fatica a capire come tutto questo possa aiutare la comunità cattolica ferrarese».

Nell’agosto scorso, il vescovo aveva affisso fuori dalla sua casa una bandiera con il simbolo dei cristiani iracheni perseguitati dalle milizie dell’Isis.

(fonte)