Ho letto i commenti di queste ore sulla devastazione di Milano. Ho trovato (me li aspettavo) gli epigoni della violenza che hanno festeggiato, i repressori per natura che hanno potuto dare fiato alle bocche e (finalmente) l’autocritica sul fallimento di una protesta dai motivi giusti e nei modi peggiori che si potessero immaginare. Ma tra tutti vale la pena leggere Gilioli che scrive:
Ce la cantiamo e ce la suoniamo tra noi, qui o altrove a litigare di politica, mentre fuori il mondo si fa disperatamente i cazzi suoi.
Il suo post è qui.