Borsellino l’ha sempre saputo. Da che parte stare. E dove sarebbe finito. Ma non ha mai rinunciato alla sublime arte dell’autoironia. Consapevole che un sorriso non risolve tutto, ma aiuta a vivere la vita. A volte, a sopportarla. Un giorno Paolo disse a Falcone, il suo grande amico di sempre.
“Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: “Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”.
spero ci siano tante teste di minchia in questo mondo allora
Speriamo di diventare teste di minchia
Pensando a loro,sono fiero di essere italiano….e non quelli di oggi che sono solo chiacchiere e distintivo…
Grandissimo
Grandissimo