Aveva promesso di rinunciare alla prescrizione e poi non l’ha fatto. Ora dice che le richieste del magistrato che ne chiede 4 anni di condanna è “preconfezionata”. Ma quello che è peggio è che alla fine Penati sembra che non lo conosca più nessuno. Mi ricordo (ero in quel Consiglio Regionale) gli atteggiamenti servili e invece ora Filippo Penati è diventato una “questione privata”. A posto così.
Persio Tincani
Questi personaggi non sanno cosa sia la vergogna!
tristezza e profonda delusione
gaglioffi
Io mi ricordo solamente, in “piccolo”, se può esistere un “piccolo” al riguardo, l’emissario dal lui inviato a Rozzano che turlupinò un bel po’ di gente,m prima di disvelarsi ciò che fu il precedente sindaco di Rozzano, ormai da anni ‘penatizzata’…
Parole parole parole sono solo parole e niente più .
ricordo la desolante scena davanti al tribunale di Monza, con il giudice che chiede all’avvocato di Penati notizie del suo cliente: “avvocato è l’ultimo giorno per rinunciare alla prescrizione, sempre promessa e annunciata dal suo cliente, dov’è?” “mi scusi ma al cellulare risulta irreperibile”. che figura…
attendo un commento di Bersani, sempre così attento alla questione delle “radici”: qui abbiamo a che fare, quantomeno, con una “malapianta” che ha attecchito a lungo nel suo giardino…
La politica è promettere (a parole) poi fare il contrario. Lui è perfetto…
è la regola…purtroppo
…
Poi c’è anche il mandamento di comunione e liberazioni che non scherza mica!
Il clan delle Red coop non si smentisce!