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«La mia preghiera a coloro che pregano contro di noi» (di Carlo Gabardini)

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(scritto per Vanity Fair Italia da Carlo Giuseppe Gabardini)

A voi che state pregando contro di noi, chiedo di prendervi 6 minuti per riflettere prima di continuare.

«Mi sono imbattuto in un sito web che chiede a tutti i cattolici di usare l’”arma della preghiera strutturata, organizzata e costante” per fermare il ddl sulle #unionicivili che andrà in aula il 26 gennaio. In home page c’è un soldato col suo fucile.
La prima reazione è stata lo sconcerto. La seconda, l’ilarità, pensando che si trattasse di uno scherzo; ipotesi impossibile vista la violenza delle parole usate. La terza: la rabbia e il dolore. La quarta è stata bloccata dal 2° comandamento “Non nominare il nome di Dio invano”, che è ciò che fa questo sito, che bestemmia nel momento in cui chiede di pregare contro qualcuno.
Ma come è possibile chiamare a raccolta un’intera comunità affinché preghi per far sì che la legge di Monica Cirinnà non venga votata? Qui dovrebbero rispondere storici, antropologi, teologi; io son troppo piccolo.
Però, due cose le penso lo stesso.
Come puoi mettere una sequenza tale di menzogne all’interno di una preghiera senza avere la certezza – se davvero credi in Dio – che verrai fulminata o fulminato all’istante, senza pietà, o subito o quando sarà la tua ora?
La legge Cirinnà non è contro Dio, la Madonna o tutti i Santi del paradiso compreso quello del quale porti il nome indegnamente; la legge Cirinnà è un primo passo verso un inevitabile futuro di uguaglianza nel quale non ci sarà nessunissima differenza fra coppie formate da Marco e Andrea, o Jemie e Sandra, o Jemie e Andrea, nessunissima, mettitelo in testa, e quando ciò avverrà quelli come te saranno considerati delle nullità e ti vergognerai di te stesso; la legge Cirinnà non solo non ammette l’”utero in affitto” – come voi vi ostinate a chiamare la pratica della “gestazione per altri”, perché avete un rapporto morboso con tutto ciò che ha a che fare con la sessualità – ma nemmeno potrebbe farlo, e peraltro questa pratica è stata inventata (e nel 90% dei casi utilizzata) per coppie eterosessuali che non hanno altro modo per generare un figlio e lo desiderano ardentemente; la legge Cirinnà non è contro nessuna famiglia, nessun bambino, nessun valore precostituito o tradizionale, nessuna Costituzione; la legge Cirinnà inizia a coprire un buco legislativo che ci vede ultimi in Europa per quello che riguarda i diritti civili: qualcuno di voi pensa che venir multati continuamente per l’ingiustizia manifesta del nostro Paese sia accettabile?
L’unico dubbio possibile sulla legge Cirinnà è quando, a questo primo passo, seguiranno i successivi; quando smetteremo di essere cittadini di serie B; quando potremo riaprire la discussione sui diritti che ancora mancano. Perché ciò che è davvero inammissibile è che questa legge si trasformi in un contentino col quale per i prossimi 15 anni procrastinare tutte le altre richieste di diritti civili che riguardano sia il mondo LGBT sia moltissimi altri mondi “dimenticati”.
Poi ho delle domande. Voi scrivete “Se preghiamo con fede, con perseveranza e chiediamo nel nome di Gesù, ogni cosa ci verrà concessa: «In verità vi dico: se due di voi, sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.»” (Mt. XVIII, 19)
Ma se avete (o abbiamo) questo potere, perché non vi mettete a due a due a pregare per debellare la pedofilia, il cancro e la crisi economica? Oppure state dicendo che non esistono sulla terra due buoni cattolici in grado di accordarsi su cosa sia Bene? Oppure pensate che questo sia un mondo perfetto con l’unico gravissimo scandalo del mio amore per un uomo?
Mi chiedo: visto che quando vi fa comodo siete fermi all’interpretazione letterale, perché non leggete anche il versetto 8 di quello stesso passo di Matteo? “Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te.” Perché non fate una quarantina di giorni di preghiera strutturata per far approvare una legge in tal senso? Sarebbe una sfida epocale, riuscire a far votare i politici a favore dell’amputazione dei corrotti. Non facile togliere loro dagli occhi una chiara immagine di un Parlamento costituito in gran parte da mutilatini.
E infine dico: ma tu che proponi di pregare per fermare una legge, lo sai che lo Stato è laico? E lo so che ti sembra un mantra vuoto come la maggior parte dei rosari, ma non è così. “Laico” non vuol dire che è contro di voi o contro chicchessia, laico vuol dire che non si schiera su questioni religiose, perché i suoi cittadini possono avere qualunque credenza, indifferentemente, e quindi va benissimo che tu preghi e ti fai le tue regole, ma quelle regole valgono solo per la tua comunità, chi ci sta, chi è d’accordo, e non le puoi imporre a tutto lo Stato perché esso, appunto, è laico, di tutti, non vostro. Perché quelli che vogliono abbattere la democrazia con le preghiere e altre armi per imporre uno Stato religioso basato sulla propria interpretazione delle Scritture, già esistono e si sono riuniti sotto il nome di Isis. C’è libertà di religione in questo Paese, quindi uno ha tutto il sacrosanto diritto di non credere in Dio e dunque non affidarsi né fidarsi delle sue vere o presunte parole. È chiaro questo concetto? Perché bisogna leggerlo un po’ di volte e capirlo e farlo proprio, e poi si può rimanere degli ottimi cattolici, senza per questo imporre a nessuno che non lo voglia, una morale o tradizione o come diavolo vi piace chiamarla. È chiaro?
Quindi, sono io che vi prego: smettetela di spargere violenza, menzogna, dolore.»