Essere ospitali con l’Irandi Giulio Cavalli28 Gennaio 2016Appesa semi-nuda al ponte, un grande cappio al collo e la bandiera iraniana dipinta sul petto. La protesta dell’attivista Femen Sarah Constantin contro la presenza del presidente Rouhani a Parigi non lascia spazio a dubbi. Secondo Amnesty International l’Iran è tra i paesi che ricorrono più spesso alla pena di morte, secondo nel 2014 solo alla Cina. Constantin ha chiesto al presidente Francois Hollande di affrontare il tema dei diritti umani durante l’incontro con Rouhani, e di chiedere la sospensione delle impiccagioni (soprattutto quelle effettuate per motivi politici). “Benvenuto Rouhani, boia della libertà”, recita lo striscione appeso alle spalle dell’attivista. Piccole differenze. Per fortuna l’umanità è varia. Tag:femeniran