«Le definizioni qualificano i “definitori”, non i “definiti”» ha detto di recente all’Economist la scrittrice premio Nobel Toni Morrison. La definizione «sguattera del Guatemala» ha richiamato nella mente di molti – ovviamente per contrasto – un altro premio Nobel (per la Pace, nel ’92), Rigoberta Menchu Tum. Migrante, bracciante, domestica, attivista dei diritti umani, Rigoberta ha ricevuto il riconoscimento per il suo operato volto a promuovere «la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene».
La parola “sguattero” (con la “s” iniziale rafforzativa di “guattero”) deriva probabilmente dal longobardo wathari, guardiano, e che questo termine ha la stessa radice della parola acqua in inglese, water. Nel senso etimologico del termine, è una sguattera Rigoberta e lo è chiunque agisca prendendosi cura della collettività e delle risorse, tutti i custodi dell’acqua e della terra. Che cos’è e come si qualifica chi utilizza in termine spegiativo questo termine lo spiega bene la stessa attivista guatemalteca nel suo “Mi chiamo Rigoberta Menchu”, quando racconta chi è «l’eletto» nella sua comunità.
«Forse la maggior parte delle cose che facciamo è basata su quel che facevano i nostri antenati. Per questo abbiamo l’eletto, che è la persona che riunisce in sé tutti i requisiti, ancor validi, che i nostri antenati sapevano riunire. È la persona più importante della comunità, i figli di tutti sono suoi figli, insomma è quello che deve mettere in pratica tutto quanto. E più di tutto, è il rappresentante dell’impegno nei confronti dell’intera comunità. In questo senso, quindi, tutto quel che si fa lo si fa tenendo presenti gli altri»
(l’articolo è qui)
Francesco Marzoni, non ci salviamo più, ormai ogni minimo avvenimento ci s-qualifica come Paese.
:) Annelise grazie per essere la mia sguattera guatemalteca
Ma lo sai chi e’ quest’imbrogliona?
http://www.discoverthenetworks.org/Articles/How%20Rigoberta%20Menchu%20Fooled%20the.html
Questa spiegazione etimologica del “termine” non la dimenticherò
Alessandro
Alessandro
quando senti anche queste piccole cose, oltre al fatto che questi mezzi uomini e donne vivono di favori dalla politica, di affari indegni, sale la rabbia. Spero che la maggioranza delle persone apra gli occhi
Grande, grandissima donna!
Giulio, ti pongo la domanda al contrario. Cosa vuoi che ne sappia la Guidi di sguattere? Probabilmente non ha mai lavato una tazzina da caffè nella sua vita. Perché “sguattera/sguattero ” in Maremma significa “colei o colui che lava i piatti e che comunque provvede alle pulizie ”
Ti pare il tipo? Ti pare verginale
La guidi di sguattere probabilmente ne sa perché quasi certamente ne ha una o più che le puliscono il cesso, e chissà se in regola con l’assunzione….
Una donna che stimo molto, ed ora non c’è più, anni fa mi regalò un suo libro per la festa della donna. Un pensiero speciale alle donne speciali…
Come guatemalteca meglio “sguaterra” ,pero cammino a testa alta
Neanche mi chiedo come ha fatto il ministro, ma mi chiedo come ha fatto l’imprenditrice con quel modo di vedere il mondo, la vita, i rapporti affettivi ecc….
Ma figurati se la Guidi…
Ma figurati se la Guidi…
Giulio Cavalli… Ma cosa vuoi che ne sappia di Rigoberta la Guidi???