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Forza Valentino (Zeichen)!

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Valentino Zeichen in un ritratto (da Eikona)

Valentino Zeichen è una penna con il cuore dentro, uno scrittore di quelli che ci nascono, scrittori: ha cominciato a leggere i grandi classici nella biblioteca di un riformatorio ed ha dedicato la vota alla poesia. «Sono convinto che il poeta debba essere un servizio pubblico», diceva e lui alla scrittura si è dedicato senza rincorrere né la fama né i soldi. Il suo esordio da romanziere è entrato nella dozzina del Premio Strega. Qualche giorno fa Zeichen è stato colto da un ictus che lo costringe immobile e incosciente. Sono molte le voci che si sono levate in suo favore: Zeichen vive in una baracca a Roma, in via Flaminia che probabilmente è già stata occupata da qualcuno.

In un’intervista a Simona Maggiorelli disse:

«Sì la poesia può far capire degli aspetti della vita. Ma anche della società. In questo senso io sono un poeta ironico, con un certo humour. Questo mi viene abbastanza riconosciuto dalla critica. In questo c’entra anche il fatto che ho una vita particolare, sono profugo, fiumano, vivo a Roma, le sono fedele perché mi ha accolto. In un certo senso me la sono cavata, ho fatto diversi lavori, sono uno che non parte da situazioni di privilegio. Anzi.»

Ecco. Ora forse toccherebbe a noi, essergli fedeli, chiedendo alle istituzioni che si facciano carico di questo poeta stralunato cultore della sensibilità.

Il suo ultimo libro lo trovate qui.