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Colleghi giornalisti, tirate fuori gli sms di Renzi

All’inizio era un mito: Renzi, si diceva, in prima persona o giocando di sponda con il fidato Filippo Sensi, invia indicibili messaggi per esibire le proprie rimostranze ai giornalisti autori di pezzi non graditi. Sembrava semplicemente uno strascico di quel berlusconismo che ha insegnato la censura (e peggio ancora l’autocensura) all’informazione e invece oggi le voci cominciano ad essere consistenti. Il Consigliere Rai Carlo Freccero, intervistato, dichiara «ho visto gli sms di Renzi, c’è da vergognarsi» e Sallusti addirittura disse (qui) che Renzi lo minacciò di spaccargli le gambe per un articolo non gradito sulla Boschi. Nessuno dei due è stato querelato, ovviamente. E sono molti quelli che danno di gomito raccontando altri aneddoti di questa natura precisando però di non potersi permettere di denunciarlo pubblicamente.

Ecco, io un’idea ce l’avrei: tirate fuori gli sms. È una notizia. Credetemi.