Lo dice Bonaccini, ne scrive Repubblica:
«Il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, renziano di ferro, lancia l’allarme sul dopo-referendum. Se vincerà il “No” e il fronte della riforma costituzionale verrà battuto, il rischio è anche quello di un’escalation dell’estrema destra. “Temo possa accadere ciò che accadde negli anni ’30, quando dopo la più grande crisi economica della storia, ma questa è addirittura peggiore, avanzarono il fascismo e poi il nazismo. Non voglio spaventare nessuno, ma se guardo le leggi che vengono approvate in alcuni paesi e l’ascesa di certe forze io mi preoccupo. Se non mettiamo mano a regole più semplici e a una politica meno costosa non vorrei che qualcuno cavalcasse questi temi per fare altro”.
Bonaccini ne ha parlato a un convegno organizzato oggi dalla Cisl a Bologna. Mettendo anche l’accento sul capitolo costi della politica, visto che oggi “abbiamo il Parlamento più numeroso e costoso del mondo”. Inoltre, “tra i presidenti di Regione sono quello che ha l’indennità più bassa, ma sto bene lo stesso. Se passa la questa riforma anche gli altri dovranno adeguarsi”.»
Sempre peggio.