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Ma Renzi l’ha detto agli italiani all’estero che non voteranno più i senatori?

Che gustosa la vicenda della lettera di Renzi agli italiani all’estero: carta patinata, foto sorridenti con i potenti del mondo, grafica da offerta promozionale e qualche strafalcione tipico del volantinaggio feroce (il link sbagliato www.bastausi.it che porta a una pagina che illustra le ragioni del no è roba da Molière). Simpatica anche la scazzottata che si consuma sull’utilizzo degli indirizzi (il Comitato del No dice di avere avuto solo i nominativi) e sulle spese postali (che più o meno costano come un anno di CNEL, per dire) ma quello che mi interessa e che non mi pare sia stato scritto è altro. Nel merito, come va di moda ultimamente aggiungere a caso a qualsiasi boiata.

Gli italiani residenti all’estero non votano ovviamente né consiglieri regionali e nemmeno sindaci. Gli italiani residenti all’estero, come gli italiani residenti in Italia, non hanno voce in capitolo per la nomina dei senatori a vita. Quindi, senza dubbio di smentita, gli italiani residenti all’estero non avranno più nessun ruolo (diretto, indiretto e nemmeno di sguincio) nella futura composizione del Senato nel caso in cui passi questa riforma del Senato. E questo si sono dimenticati di dirglielo.

(il mio buongiorno per Left continua qui)