Il ministro (sigh) Angelino Alfano ha dichiarato che Gabriele Del Grande è stato liberato e sta tornando in Italia. Una bella notizia, un bel lunedì mattina.
Ma per fare in modo che la liberazione di Gabriele valga davvero bisognerebbe sforzarsi a non farsi chiudere lo stomaco dal ritorno del nostro connazionale: rimangono, lì in Turchia, qualche centinaio di Gabriele Del grande che hanno la sfortuna di non essere mai riusciti a innescare nessuna sollevazione popolare e nessuna pressione diplomatica e per cui il futuro prossimo è ancora un’ombra difficile da dipanare.
La vera liberazione di Gabriele Del Grande sta nel liberarsi dai metodi antidemocratici che ne hanno fatto un prigioniero al di fuori della legge: la vera liberazione di Gabriele si svolge nell’avere imparato che in Turchia, tra l’indifferenza generale, c’è qualcosa che non funziona in tema di vigilanza dei diritti.
Gabriele è libero, facciamogli un regalo: non facciamoci passare la fame di libertà nel sultanato turco.