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«Ma questo suo libro ha il sapore umano della fragilità», lettera su #Santamamma

Perché scrivo? Perché poi capita di incrociare lettori così. Questo è quello che mi ha scritto su Santamamma Anto, che ringrazio con il cuore:

Buongiorno Giulio, ho da qualche giorno finito di leggere il suo libro “Santamamma”. Avrei potuto leggerlo tuttodunfiato, ma sono mamma da 23 mesi e la mia bambina prende e scrive tutte le righe della mia vita, le rare pause e sedute, e il suo libro, mi ha costretta a leggerlo in diversi giorni.Non avevo mai dato voce all’uscirmi dal naso, come lo descrive bene lei. Io, semplicemente, me ne uscivo prorpio dalla testa. Lo sa?!? Lei me lo ha fatto ricordare. E tante altre cose. Ecco, io volevo solo dirle che nel leggerla mi sono “usciti pezzi di cuore dagli occhi” . E la ringrazio. E mi sono sentita minuscola e ingrata quando, verso la fine, parla degli eroismi quotidiani e quelle “mani avvolte nei sacchetti della spesa” mi hanno commossa cme lei non può immaginare. Una cosa piccola, forse banale… ma questo suo libro ha il sapore umano della fragilità. E lei l’ha saputa scrivere in una maniera così ferocemente tenera. E sincera. Mi scusi, ma mi sento proprio di dirle che le voglio bene. E che, in una maniera molto intima, mi sento una piccola parola stampata sul suo Libro. La abbraccio con tutto i miei cuori e le mie dua braccia di mamma. Allegra è il nome di mia figlia, che la vita a me, non bastava fotterla vivendola. Grazie. Anto.