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Quando l’istigazione all’odio diventa un modello economico

Da leggere oggi Mantellini:

Il quotidiano Libero, da molto tempo, insieme a Il Giornale e a qualcun altro (a volte Il Tempo a volte La Verità) ha eletto l’odio razziale a modello di business. Evidentemente funziona: diversamente non si spiega come simili fogli continuino ad essere placidamente nelle edicole nonostante la qualità dei loro articoli. I lettori di Libero, o qualcuno che gli assomiglia molto, hanno festosamente animato i commenti di questo post di Filippo Facci, giornalista di Libero che l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha appena sospeso per 2 mesi per un articolo di un anno fa nel quale si scagliava contro l’Islam. L’articolo è un pezzo di giornalismo grossolano, chiaramente delineato dai toni accesi dell’odio contro i musulmani (che Facci, come tutti, per semplicità riunisce in un unico gruppo) e dalla vasta ignoranza dell’autore su questioni storiche e culturali evidentemente assai più grandi di lui. Ma è un articolo perfetto per il manicheismo di Libero, per le richieste dei suoi lettori e per i commentatori della sua pagina FB.

(continua qui, e chissà se all’Ordine dei giornalisti qualcuno ha qualcosa da dire)