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Nel fine settimana abbiamo salvato una banca

Cos’è la politica? La messa in pratica della custodia delle nostre priorità. In generale, voto un partito politico perché credo che si occuperà dei temi che mi sono cari: se sono oppresso voterò il partito che mi promette di occuparsi di diritti, se sono mafioso voto il partito che si batte per salvare mafiosi e corrotti, se sono ricco sfondato e con poco talento voto il partito cha mi garantisce il rafforzamento dello status quo, e così via.

È semplice, la politica. Banale, talvolta: il partito degli oppressi sarebbe di gran lunga il partito di governo se non fosse che si fatichi così tanto nel trovare un oppresso in giro.

La politica, appunto. In questo fine settimana ha rinunciato al sole, il mojito e l’ombrellone ha deciso di salvare le banche. Ancora, sì, lo so.

“È stata decisione importante, urgente e anche necessaria – ha detto il premier Paolo Gentiloni – confido ora in un sostegno ampio da parte del parlamento”. Il decreto entra subito in vigore per garantire la normale operatività bancaria e la regolare apertura degli sportelli domani mattina. A stretto giro arriveranno, poi, il decreto del ministero dell’Economia per la liquidazione e la nomina dei commissari da parte della Banca d’Italia. “Le risorse mobilizzate dallo Stato a favore dell’operazione di salvataggio delle banche venete hanno un valore fino a un massimo di 17 miliardi”, ha spiegato Padoan annunciando per Intesa”risorse per 4,785 milioni” che serviranno a coprire “le operazioni necessarie a mantenete la capitalizzazione e il rafforzamento patrimoniale di Banca Intesa a fronte dell’acquisizione delle due banche”. Altri 400 milioni, devieranno per le “garanzie attivate per fronteggiare i rischi legati al completamento della due diligence nei confronti dello stock delle sofferenze”.

A proposito di priorità. Appunto. Avete salvato una banca.

Buon lunedì.

(continua su Left)