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L’emergenza sicurezza sui treni? Qualche controllore ebete, mitomane e razzista. E tutti quelli dietro.

«Lodi, ancora sangue sui treni: straniero accoltella controllore»: era il titolo de Il Giornale. Che apriva l’articolo così:

“Continua a scorrere il sangue sui treni. Questa mattina un controllore di 45 anni è stato ferito con una coltellata da uno straniero che ha dato in escandescenze quando è stato fermato per un controllo. È successo all’altezza di Santo Stefano Lodigiano mentre il convoglio stava procedendo a tutta velocità verso Codogno. Nonostante il parapiglia che si è creato l’aggressore è riuscito a far perdere le proprie tracce e al momento è ricercato dalle forze dell’ordine.

La follia dell’aggressore è esplosa quando gli è stato chiesto di mostrare il biglietto del treno. Dal nulla il controllore si è visto arrivare addosso, con tutta la violenza possibile, un fendente netto. Fortunamente è stato pronto a parare il colpo facendosi scudo col braccio. Tanto che lo straniero, anziché raggiungerlo all’addome dove voleva conficcargli la lama, l’ha colpito sulla mano.”

E invece. E invece era tutto falso. Anche questa volta. Per l’ennesima volta. Come scrive Repubblica: “Si era inventato tutto il capotreno che mercoledì 19 luglio aveva denunciato di essere stato accoltellato a una mano da uno straniero sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. “Mi sono vendicato di una lite avuta il giorno prima con quella persona, mi aveva minacciato di morte se lo avessi ancora disturbato per chiedergli il biglietto”, è la spiegazione che Davide Feltri, 45 anni, ha dato agli investigatori che gli chiedevano conto del perché avesse inventato l’aggressione”.

Ma intanto la merda e il salvinismo si è già sparsa tutto intorno.