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“Ischia capitale dell’abusivismo e del rischio”: lo scriveva Legambiente

Un’intervista da leggere di Cristina Nadotti a Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania:

Legambiente lo denuncia da anni con i suoi dossier “Mare Monstrum“: la Campania è in testa alla classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento costiero, con 764 infrazioni accertate dalle Capitanerie di porto e dalle altre forze dell’ordine solo nel 2017 e sul suo territorio è commesso il 20,3 per cento dei reati totali inerenti la cementificazione.”A sfregiare la costa è soprattutto il “vecchio abusivismo” – sottolinea l’associazione ambientalista nel suo dossier 2017 –  quello che da decenni sopravvive alle demolizioni, quello delle seconde case in riva al mare che godono delle particolari attenzioni dei politici, locali e nazionali, sempre attenti a impedire che arrivino le ruspe”. In particolare, solo per il Comune di Ischia sono state presentate 7.235 domande di condono in 30 anni, 4.408 delle quali risultavano ancora da evadere ad aprile dello scorso anno e molte di queste si riferiscono ad abusi che non possono essere sanati

Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, commenta ora con rabbia il terremoto di Ischia: “Da oltre 20 anni abbiamo lanciato iniziative per segnalare casi eclatanti – dice – e dopo la demolizione di ecomostri come quello di Fuenti, sulla costiera amalfitana, per la prima volta dal Dopoguerra in Italia c’è stato un rallentamento nell’abusivismo. È successo pressoché ovunque, tranne a Ischia”.

Perché? Di chi è la responsabilità?
“A Ischia l’abusivismo è pratica consolidata e diffusa, alimentata dalla politica, che in maniera trasversale chiude un occhio, e dalle scappatoie legali. Vige la prassi di costruzione abusiva “per necessità” e all’interno di questo concetto rientra di tutto, dagli ampliamenti poi affittati ai turisti, a interi nuovi edifici che diventano alberghi. E ad essere più pericolose, come stiamo vedendo in queste ore, sono le sopraelevazioni, che indeboliscono la struttura”.

Non esistono i controlli?
“Tutto avviene in una situazione di diffusa illegalità. Abbiamo accertato che sopraelevazioni e ristrutturazioni abusive sono fatte con lavori che si concludono in 48/62 ore. Non è indispensabile essere ingegneri per capire quale sia l’affidabilità di tali costruzioni e la perizia delle ditte che le eseguono. E poi, come sottolinea il nostro dossier, la politica strizza l’occhio a queste pratiche, perché vietarle non porta voti”.

È una situazione senza speranza?
“È una situazione allarmante, anche perché a Ischia non c’è soltanto il rischio terremoto, ma anche quello di frane e smottamenti, a causa dei quali abbiamo già pianto molti morti in passato.Con la siccità di quest’anno le prime piogge rischiano di essere un disastro, l’acqua scorrerà come un fiume sull’isola. Ma si può prevenire, si deve agire subito”.

Come?
“Ho sentito il presidente della Regione Campania De Luca dire in queste ore che “non si può buttare giù tutto”. Si chiarisca allora, subito, togliendo ogni possibilità di scappatoie, che cosa si intende per “necessità”. Si faccia un censimento, siamo il Paese europeo con il maggior numero di case sfitte. Infine, ma è la cosa più importante, si faccia la riqualificazione”.

Ma è possibile una riqualificazione in una situazione di degrado come quella di ischia?
“Non vanno riqualificati gli abusi totali, quelli vanno abbattuti. Ma si può migliorare la parte preesistente agli abusi. Nel Nord Europa le pratiche di “deep renovation” hanno mostrato che si può mettere in sicurezza un edificio in poco tempo e quasi senza mandare via chi ci abita. In Italia abbiamo lecompetenze per farlo. serve la volontà politica”.

Servono anche i fondi.
“Riprendo le parole di De Luca, bisogna passare “dalle parole ai fatti”. Gli incentivi stabiliti per la riqualificazione energetica delle abitazioni private hanno prodotto interventi per 10 miliardi di lire. Provvedimenti simili per la messa in sicurezza degli edifici convincerebbero la gente a tirare fuori i soldi dai cassetti per non vivere nel terrore”.

(fonte)