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Nardella e Brugnaro. Classe dirigente (Olio su tela, 2017)

Classe dirigente. Olio su tela. 2017.

A Venezia c’è un sindaco, Luigi Brugnaro, che è amato a destra e da una parte di una certa sinistra. È un tipo moderno, Brugnaro: ha capito che di questi tempi una sparata che accenda gli animi porta più spazio (giornalistico) e consenso di quelle altre noiosissime cose come l’amministrare bene, il fare seriamente politica, lo studiare soluzioni praticabili e giuste o prendersi la responsabilità delle parole oltre che dei comportamenti. Così ieri nel pomeriggio Brugnaro decide, mentre è ancora caldo il dolore per la strage di Barcellona, di rassicurare i suoi concittadini con uno sceriffesca dichiarazione ad hoc: «Il primo che urla Allah akbar a San Marco lo abbattiamo dopo tre passi», dice. Risate e qualche sdegno simulato. La battuta deve essere piaciuta se Brugnaro (che stava parlando al meeting di CL a Rimini che quest’anno è dedicato all’amicizia, giuro) ha addirittura aggiunto: «Volevano mettere una bomba al ponte di Rialto dicendo che volevano andare da Allah. Noi li mandiamo dritti da Allah senza buttare giù il ponte di Rialto».

Scena due. Il sindaco di Firenze Nardella, anche lui a Rimini per onorare la propria amicizia con Comunione e Liberazione, incrocia il sindaco di Venezia Brugnaro. Pensateci: sono i sindaci di due città che da sole contengono gran parte della bellezza, dell’arte e della cultura nel mondo. E cosa fanno? Nardella finge un assalto al sindaco di Venezia. Urlando cosa? Lo so, non volete crederci. “Allah akbar! Allah akbar!” strepita Nardella mentre chiassosamente ride come ridono quelli che hanno il terrore di non essere abbastanza simpatici e quindi antipaticamente esagerano. Pacche sulle spalle, sorriso larghissimi e via.

Scena tre. La gente si incazza. E non poco. Lo scherzo non fa ridere solo che questa volta a Nardella non glielo dicono i compagni di classe ma qualche migliaio di persone. Lui si scusa (ci mancherebbe). «Mi scuso per alcune espressioni riprese in un video pubblicato online – ha scritto così Nardella su Facebook – non era mia intenzione offendere alcuna persona,  né tanto meno la comunità musulmana né scherzare sulla sua religione, né evocare i tragici fatti di questi giorni. Anzi – continua il post – durante quel video prendevo le distanze dalle dichiarazione del collega Brugnaro sui musulmani rilasciate durante il suo intervento ad un incontro al Meeting di Rimini». Avete capito? Dice Nardella che prendeva le distanze dalle dichiarazioni del collega Brugnaro sui musulmani. Siamo noi che non lo abbiamo capito. Chiaro?

Vola troppo alta. Questa classe dirigente.

Buon mercoledì.

(continua su Left)