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Un parcheggio per i cretini leghisti. Mica solo a Pontida

Non c’è niente da ridere nel commentare le scelte del sindaco leghista di Pontida Luigi Carozzi che a corto di provocazioni ha deciso di stilare un regolamento dei parcheggi che rasenta la follia.

Dice il “regolamento comunale per la disciplina della sosta nei parcheggi riservati alle donne gestanti e alle donne puerpere” (lo trovate qui) che “possono richiedere il rilascio gratuito di idoneo permesso risultante da tessera, esclusivamente le donne appartenenti a un nucleo familiare naturale e cittadine italiane o di un paese membro dell’Unione Europea”. Niente extracomunitarie e niente lesbiche e nemmeno madri surrogate, quindi: questo è il “non detto” che sta tra le righe. Le mamme no, non sono tutte uguali.

Ma non è tutto. I leghisti pretendono anche di spiegarci cosa sia una “famiglia naturale”: nell’introduzione infatti si legge: “Pontida intende promuovere il sostegno alle famiglie naturali, formate dall’unione di un uomo e una donna a fini procreativi, nucleo fondante della società civile”. Poi, all’articolo 2, troviamo anche la definizione di “donna”: “ai fini del presente regolamento per “donna” si intende un individuo umano con sesso femminile risultante dai registri anagrafici della città di Pontida”.

E non c’è niente da ridere almeno per due motivi che saltano subito all’occhio. Primo: non si tratta solo di  una scellerata iniziativa di un singolo ma il provvedimento rientra evidentemente in una propaganda che da anni Salvini propugna con veemenza e che vede nella provocazione l’unico modo di fare politica (evidentemente incapaci di amministrare senza farsi notare e senza solleticare la pancia del Paese). E infatti lo stesso Salvini, sempre prodigo di tweet, risulta sempre “distratto” sulle aberranti provocazioni dei suoi sindaci sparsi per il nord Italia. Secondo: il richiamo ai bus riservati ai bianchi, il divieto dei matrimoni misti o le scuole separate è troppo vivo (anche per l’incultura generale di leghisti e affini) per non essere richiamato da una misura del genere.

Servirebbe, insomma, un parcheggio riservato ai leghisti e ai loro compari, con una sbarra sempre abbassata regolamentata dalla Costituzione, che li tenga separati nella loro inciviltà. Se ci sono clandestini, in Italia, sono loro.

Buon giovedì.

(continua su Left)