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Vittoria, arrestato l’ex sindaco PD. Quello che parlava di “macchina del fango”.

Ne scrive (tra gli altri) La Spia ma sono molto contento per chi, da tempo, denunciava i fatti ed è stato isolato. Un abbraccio a Paolo. Lui sa.

 

Mafia: sindaco di Vittoria indagato per corruzione elettorale =

 (AGI) – Catania, 21 set. – E’ indagato anche l’attuale sindaco di Vittoria (Ragusa), Giovanni Moscato, nell’ambito dell’indagine “Exit poll” della Guardia di finanza, coordinata
dalla Procura di Catania. Il primo cittadino, per il quale non e’ prevista misura cautelare, risponde di corruzione elettorale. Moscato, 40 anni, avvocato, con la sua elezione nel
giugno 2016, a capo di liste civiche ed esponente del centrodestra, aveva fatto segnare una svolta storica a Vittoria, un comune che per 70 anni e’ stato retto da un esponente della sinistra. Secondo gli inquirenti, l’ex sindaco Giuseppe Nicosia e il fratello consigliere Fabio, tra i sei arrestati di oggi per scambio elettorale politico-mafioso, nel turno di ballottaggio si sarebbero schierati per Moscato, il quale avrebbe promesso la stabilizzazione dei 60 dipendenti della ditta che si occupa dei rifiuti.
Un patto scellerato che ha gestito le sorti elettorali, politiche e amministrative di Vittoria,
grosso centro della provincia di Ragusa, per almeno un decennio, garantendo appalti, affari, lauti profitti alle organizzazioni mafiose. Una regia sciagurata che ha dato
sostanza all’inquietante e consolidato intreccio tra politica e boss.
E’ quello che emerge dall’operazione “Exit Poll” della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Catania, culminata con l’arresto per scambio elettorale politico-mafioso, di sei persone, tra amministratori e boss, per fatti collegati alle elezioni comunali di Vittoria del
giugno 2016. 
Ovvero: Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio, attuale consigliere comunale, Giovambattista Puccio e Venerando Lauretta, entrambi gia’ condannati per associazione mafiosa, Raffaele Giunta e Raffaele Di Pietro.
UN EX SINDACO ARRESTATO, UNO IN CARICA INDAGATO 
Tra i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari l’ex sindaco del Pd Giuseppe Nicosia, primo cittadino per due mandati consecutivi dal 2006 al 2016; e il fratello Fabio, 51 anni, eletto consigliere comunale a Vittoria nella tornata elettorale del 2016. E risulta indagato per corruzione elettorale l’attuale sindaco Giovanni Moscato.
Il primo cittadino, avvocato di 40 anni, per il quale non e’ prevista misura cautelare, con la sua elezione, a capo di liste civiche ed esponente del centrodestra, aveva fatto segnare una svolta storica a Vittoria, un comune che per 70 anni e’ stato retto da un esponente della sinistra. Secondo gli inquirenti, l’ex sindaco e il fratello, nel turno di ballottaggio si
sarebbero schierati per Moscato. 

Applicata, inoltre, la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei
confronti dell’assessore al Bilancio dell’epoca, Nadia Fiorellini, per falsificazione delle autenticazioni delle sottoscrizioni delle liste elettorali.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, sono state svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza che ha eseguito gli arresti
anche a carico di Giombattista Puccio, 57 anni, detto “Titta u ballerinu”, di cui e’ stata accertata nel 2003 la contemporanea appartenenza a Cosa nostra e Stidda, coinvolto in diverse operazioni contro il clan stiddaro “Dominante – Carbonaro” (Operazioni Squalo nel 1994 e “Flash Back” nel 2006) ed e’ indicato da piu’ collaboratori di giustizia quale attuale
esponente di spicco della Stidda; Venerando Lauretta, 48 anni, gia’ condannato per la sua appartenenza al clan “Dominante – Carbonaro”; Raffaele Di Pietro, 55 anni, e Raffaele Giunta, 55 anni, entrambi con vari precedenti penali; i due risultano aver svolto un ruolo di intermediazione attiva nell’accordo criminale stretto tra politica e mafia.

LO SCELLERATO INTRECCIO LUNGO UN DECENNIO
Le Fiamme Gialle hanno effettuato intercettazioni telefoniche, perquisizioni, sequestri e acquisizioni documentali. Un contributo notevole e’ stato fornito anche dalle dichiarazioni
di alcuni collaboratori di giustizia da cui e’ emerso con chiarezza l’intreccio affaristico-politico-mafioso che, nella citta’ di Vittoria, sostengono gli inquirenti, “ha condizionato e orientato le scelte elettorali anche prima delle elezioni amministrative del 2016”. Il quadro delineato dai collaboratori di giustizia e’ infatti molto ampio ed evidenzia come i fratelli Nicosia abbiano ricevuto a Vittoria il sostegno elettorale della “Stidda” sia nelle amministrative del 2006 e 2011, sia nelle regionali e nazionali del 2008 e 2012. Il
convogliamento dei voti, secondo quanto accertato, e’ stato ricompensato dal sindaco Giuseppe Nicosia con l’assegnazione di appalti e posti di lavoro a favore degli attuali coindagati Giunta e Di Pietro. In questo inquietante scenario le attivita’ dei finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania hanno consentito di tracciare i contatti tra i fratelli Nicosia ed esponenti di vertice della Stidda, particolarmente attiva in area vittoriese nella gestione economica di interi settori quali la raccolta della plastica e la produzione degli imballaggi per i prodotti ortofrutticoli.